BUDAPEST: CASA E CUORE


Era il 2012, Febbraio del 2012. Era il mio “primo” viaggio da adulto. Scelsi di andare a Budapest perché era economica e i voli, così come gli hotel, costavano poco. Avevo sempre desiderato di andare a Budapest ma senza avere un vero motivo, ero attratto da qualcosa…da cosa, però, non si sa.


Arrivai la mattina e l’aria era fredda, quasi glaciale, il cielo coperto dalle nuvole non lasciava trasparire nessuna tinta di azzurro e, alla fine, la malinconia ha preso il sopravvento. La città era spenta, silenziosa e senza troppe pretese. Fu questa la mia prima impressione della città.
Ad oggi, a chiunque me lo chieda, Budapest rimane la città più bella che abbia mai visto. Ogni volta che torno a Budapest mi sento a casa. Non è stato un colpo di fulmine nell’immediato, come ho appena detto, ma l’innamoramento ha tardato solo di un paio di ore.


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Parlamento di Budapest

L’affermazione che mi piace usare quando la sponsorizzo agli amici è: “Hai presente Parigi? Hai presente quanta bellezza c’è nella sua grandezza? Ecco, immagina una città molto più piccola e comprimici quella bellezza. Concentrala tutta in uno spazio più stretto. Budapest è la città che ti fa innamorare di te stesso (se ci vai da solo) oppure ti fa innamorare ancora di più della persona che ami se l’hai al tuo fianco”.
Il mio consiglio è sempre quello di viversi la città con tutta la calma possibile. Vivere le persone, chiedere consigli sul cibo e indicazioni su dove andare senza usare mappe o guide: i cittadini sono sempre disposti a darvi aiuto, magari non tutti lo danno in inglese ma, comunque, si fanno capire. Se poi cercherete di rispondere o di ringraziarli in ungherese, beh, sulle loro facce apparirà un sorriso a trentadue denti che vi riempirà la giornata.


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Fishermen’s Bastion – Bastione dei Pescatori

Fatevi inebriare dall’odore di gulash che volteggia nelle strade, rilassatevi nelle terme giocando a scacchi con sconosciuti, sedetevi su una panchina a bordo Danubio lato Buda e ammirate il Parlamento che accende le luci all’imbrunire sul lato Pest, riempitevi gli occhi delle luci della città viste dalla citadella.
E’ l’unica città al mondo, di tutte quelle che ho visitato, che mi fa sentire a casa. Io che mi reputo un cittadino del mondo senza riuscire a pensarmi fisso in una città, a Budapest sarei disposto a buttare radici.
In un altro blog ho indicato un itinerario come privo viaggio, ho parlato della Budapest Card, della ricetta del gulash e anche come prenotare la visita al Parlamento che consiglio vivamente. Per il resto, andateci e vivetela come meglio credete.
P.S.: il Danubio è veramente blu!