Questa volta, ancora euforici per il viaggio e in procinto di prepararne un altro, vi vogliamo parlare di Parigi.
Veduta dall'Arco di Trionfo |
Come di consueto, si parte da Milano ma, questa volta, partiamo con la compagnia low cost Easyjet. Prima differenza con Ryanair: i posti sono molto più larghi e si può tranquillamente riposare in pace, senza essere svegliati ogni cinque minuti dagli altoparlanti che ti informano che l'equipaggio ti sta per vendere qualcosa.
Partenza alle 13.00 del 20 settembre, arrivo a Parigi (Orly - Gate Sud) alle 14.30.
GIORNO 1
Il tempo, a Parigi, non è per niente male: saremo intorno ai 18/20 gradi, il sole riscalda al punto giusto e il cielo è bello sereno.
La cosa che noterete subito, e che vi lascerà un pò attoniti, non appena metterete piede in terra francese è che, a meno che non parliate francese, farete domande in inglese e tutti vi risponderanno molto tranquillamente in francese! E' inutile stare a rispondere che non parlate francese ...non cambieranno lingua. Ma poco importa, la costruzione della frase, essendo una lingua latina, è identica a quella italiana e, se vi parlano non troppo veloce, riuscire a comprendere benissimo.
E spezziamo anche una lancia a favore loro: non sono antipatici. Possono apparire con la puzza sotto il naso ma sono assolutamente gentilissimi. Qualsiasi persona, e dico qualsiasi persona, che abbiamo fermato per chiedere informazioni in cinque giorni (pur rispondendo in francese), si armava di santa pazienza e, piano piano, ci spiegava tutto per filo e per segno. Pensate che un ragazzo si è preso la briga di connettersi ad internet, cercare il posto, informarsi e poi darci indicazioni.
Comunque, finalmente si arriva a casa alle 15.40. Ringraziamo la Sig.na Martino per l'ospitalità! Docce, cambio, panini e si parte per il centro di Parigi, destinazione: Tour Eiffel.
Comunque, finalmente si arriva a casa alle 15.40. Ringraziamo la Sig.na Martino per l'ospitalità! Docce, cambio, panini e si parte per il centro di Parigi, destinazione: Tour Eiffel.
Giardini di Lussemburgo |
Diciamo che non è stato semplicissimo il viaggio verso il centro. La RER ha fatto una roba come 3 fermate in un'ora (problemi sulla linea) e, fortunatamente, una ragazza ci ha accompagnato fino ai Giardini di Lussemburgo spiegandoci cosa fosse successo. Primo imprevisto e, quindi, prima tappa: i Giardini di Lussemburgo. Fantastici, molto ben tenuti e bellissimi da ammirare.
Uno sguardo nel quartiere, primi souvenir e subito via in bus. Questa volta, direzione Torre Eiffel, per davvero!
Piccola parentesi, anche in questo viaggio abbiamo preferito fare una carta tutto compreso (la Paris Visite), qui troverete un post con tutte le spiegazioni. E, anche in questo viaggio, abbiamo usato la guida della Giunti Editore (Weekend a...), qui una recensione..
Torre Eiffel |
Cosa dire sulla Torre Eiffel...tutti dicono "o ti piace o non ti piace"...beh, non è proprio così. La Torre è pesante nel complesso. Una montagna di ferro in una città armoniosa e unica. Ma è bellissima. Vederla illuminata è qualcosa di magnifico. Da ogni prospettiva. Perderete mezz'ora solo a fotografarla da ogni lato, a provare le varie inquadrature. Per poi perdervi nel vederla brillare (i primi cinque minuti di ogni ora). Qualcosa di assolutamente magico.
Le prenotazioni chiamano, e Cristina incombe da brava organizzatrice: si è fatta l'ora per il giro sulla Senna (8,50€ il prezzo prenotando online).
Qui c'è qualcosa da dire: sinceramente, a noi, non è piaciuto. Forse perchè, al viaggio precedente, siamo stati sul Danubio a guardare Budapest che affaccia tutta sul fiume...non lo sappiamo. Il fatto è che non si apprezza per niente la bellezza di Parigi. Consigliamo, a questo punto, a chi se lo può permettere, di cenare sulla Senna in qualche battello elegante invece di fare semplicemente il giro.
Finito il giro sulla Senna (50 minuti in totale più o meno), torniamo davanti la Torre Eiffel, altre foto, e camminata romantica a Parc du Champ de Mars fino all' Ecole Militaire. Durante la passeggiata, invece dei "rosari" che abbiamo in Italia, lì vi vendono souvenir e bottiglie di vino...non siamo riusciti a dire di no!
Distrutti e assonnati, siamo tornati al mitico Martino B&B.
GIORNO 2
Il secondo giorno non l'abbiamo passato propriamente a Parigi...ma a Disneyland Paris!
Disneyland è qualcosa che non può spiegarsi con le parole. Vi avvertiamo di non andare se cercate SOLO un parco divertimenti: le attrazioni sono pensate tutte per il mondo Disney, ci sono solo tre montagne russe e due ottovolanti.
Dovrete andarci con lo spirito dei bambini. Perché è così che ci si trasforma per tutto il tempo nel parco: tornerete bambini. Noi siamo stati dalle dieci del mattino alle otto e mezza della sera. Anche tale argomento verrà recensito a dovere.
Da segnalare immediatamente che il prezzo del biglietto è 70,00€, ma esistono i Francilien alla metà del prezzo. Anche per questo argomento scriveremo più in là. La parata delle 17.00 e lo spettacolo delle 20.00 vale tutto il prezzo del biglietto.
Conclusione della serata sotto la pioggia e ritorno a casa.
GIORNO 3
Sveglia. Postponi. Coma. Sveglia. Postponi. Coma. Sveglia. Postp..."no dai forza su alziamoci!". 8.30. In viaggio per il Museo del Louvre. Purtroppo, sarebbe troppo lungo raccontarvi qui anche il Louvre: in questo post ci limiteremo a darvi le nostre impressioni. Per i dettagli tecnici ed organizzativi vi parleremo in modo separato.
Il Louvre comunque è immenso. E' sempre conveniente organizzarsi prima e decidere quello che si vuole vedere. Altrimenti passereste tutta la giornata a guardarvi intorno perdendo, magari, le opere maggiori. C'è troppa bellezza nel museo, e piange il cuore a passare davanti a opere bellissime senza nemmeno considerarle ma, se non avete due giorni interi da dedicargli, dovete fare così.
Tre ore e mezza dopo, camminata nei Jardin des Tuileries e picnic sull'erba.
Dopo il rifocillamento, via verso Place De La Concorde e passeggiata tranquilla per gli Champs Elysees fino ad arrivare all' Arc De Triomphe, dove vi aspetteranno scalini su scalini per poter salire in cima. Ah! Vi ricordiamo che, in Francia, tutti i cittadini comunitari fino ai 25 anni, non pagano nella maggior parte dei musei e delle attrazioni turistiche. Mentre per il Louvre basta presentarsi ai controlli e mostrare la carta d'identità, qui bisogna fare la fila per il biglietto gratuito e poi potrete salire fino in cima. Farete un bel pò di fatica ma verrete ripagati dal panorama.
Scesi dall'Arco di Trionfo, ci dirigiamo verso Notre Dame per aspettare la nostra amata Rossella (che ci ha ospitato in questi giorni). Fuori la chiesa, ammirerete artisti di strada di tutti i generi e, se come noi dovete aspettare qualcuno ma questo qualcuno è in ritardo, potrete accomodarvi e farvi fare una bella caricatura!
Cena ad un ristorante nel quartiere latino di cui, perdonateci, non ricordiamo il nome e ritorno a casa.
GIORNO 2
Il secondo giorno non l'abbiamo passato propriamente a Parigi...ma a Disneyland Paris!
Dovrete andarci con lo spirito dei bambini. Perché è così che ci si trasforma per tutto il tempo nel parco: tornerete bambini. Noi siamo stati dalle dieci del mattino alle otto e mezza della sera. Anche tale argomento verrà recensito a dovere.
Da segnalare immediatamente che il prezzo del biglietto è 70,00€, ma esistono i Francilien alla metà del prezzo. Anche per questo argomento scriveremo più in là. La parata delle 17.00 e lo spettacolo delle 20.00 vale tutto il prezzo del biglietto.
Conclusione della serata sotto la pioggia e ritorno a casa.
GIORNO 3
Il Louvre comunque è immenso. E' sempre conveniente organizzarsi prima e decidere quello che si vuole vedere. Altrimenti passereste tutta la giornata a guardarvi intorno perdendo, magari, le opere maggiori. C'è troppa bellezza nel museo, e piange il cuore a passare davanti a opere bellissime senza nemmeno considerarle ma, se non avete due giorni interi da dedicargli, dovete fare così.
Tre ore e mezza dopo, camminata nei Jardin des Tuileries e picnic sull'erba.
Scesi dall'Arco di Trionfo, ci dirigiamo verso Notre Dame per aspettare la nostra amata Rossella (che ci ha ospitato in questi giorni). Fuori la chiesa, ammirerete artisti di strada di tutti i generi e, se come noi dovete aspettare qualcuno ma questo qualcuno è in ritardo, potrete accomodarvi e farvi fare una bella caricatura!
Cena ad un ristorante nel quartiere latino di cui, perdonateci, non ricordiamo il nome e ritorno a casa.
GIORNO 4
Sveglia presto, non vi raccontiamo quanto sia stato difficile svegliarsi perchè saremmo prolissi. Destinazione odierna: Versailles e giardini reali (qui una mappa dei giardini e qui una della reggia).
Qui, prima di entrare, alcune guardie vi diranno che, pur essendo venticinquenni, dovete fare il biglietto gratuito e sorbirvi tutta la coda chilometrica di gente...non è assolutamente vero! Mettetevi in coda normalmente per avviarvi ai controlli e, una volta alla cassa, esibite la vostra carta d'identità. Vi ricordiamo che la Reggia di Versailles, il Museo del Louvre e il Museo D'Orsey sono gli unici posti dove non bisogna fare il biglietto gratuito.
La Reggia ha un percorso obbligatorio, quindi non girerete a vuoto stancandovi. Sono disponibili anche delle audio guide ma, personalmente, abbiamo preferito non prenderle.
Una volta finita la visita alla Reggia, potrete avviarvi verso i giardini (questi non sono gratuiti, il biglietto costa 8.50€ intero). Ne vale la pena. Noi ci abbiamo passato l'intero pomeriggio e, tra l'altro, ci siamo regalati un giretto romantico su una barca in un lago...dove io remavo e Cristina si godeva la tranquillità (11€ mezz'ora, 13€ 45 minuti, 15€ un'ora).
Ore 16.30, è ora di rientrare. Distrutti dalla giornata ma felici per aver trovato un tempo meraviglioso, cogliamo l'occasione per fare un sonnellino in metro verso Palazzo de Chaillot. Foto di rito, e nuovamente in metro, direzione Montmartre.
Il quartiere di Montmartre è assolutamente da visitare: la vista che si gode dalla Chiesa del Sacro Cuore e i caratteristici vicoli, fanno del quartiere la Parigi dei film. Balconcini piccoli, stradine fiorite, colori e profumi dovunque e artisti di strada a più non posso.
Sicuramente vi converrà salire con la funicolare e scendere a piedi ma, se siete belli atletici, potete anche scegliere di salire tutti i gradini che costeggiano la funicolare.
Una volta visitato Montmartre, ci siamo spostati verso "sotto": a Place de Pigalle per andare a visitare il Moulin Rouge. Il biglietto di ingresso costa 100€ (a persona) e vi daranno anche una bottiglia di champagne. Noi, abbiamo preferito evitare.
Una volta visitato Montmartre, ci siamo spostati verso "sotto": a Place de Pigalle per andare a visitare il Moulin Rouge. Il biglietto di ingresso costa 100€ (a persona) e vi daranno anche una bottiglia di champagne. Noi, abbiamo preferito evitare.
Dopo un pò di foto e di video, nuovamente in metro per raggiungere il Pantheon e metterci alla ricerca dell'Etoile du Berger (42 Rue de la Montagne Sainte-Geneviève, 75005 Paris, Francia). Un'impresa trovarlo ma è stato proprio in questa occasione che un santo ragazzo ci ha aiutato con il suo smartphone dandoci indicazioni a più non posso.
Tavolini piccoli, accogliente e ...gustosissimo! Cena a base di Fonduta e Raclette. La fonduta di formaggio è un classico, ve la servono con la baguette rigorosamente del giorno prima. La Raclette sono 400g di formaggio fuso nel piatto, patate bollite, pane, prosciutto crudo e sottaceti.
Il proprietario vi chiederà se sapete come mangiarle e sarà lietissimo di insegnarvi lì per lì come mangia la fonduta e la raclette un verso parigino. Parla anche un pò italiano ed è gentilissimo. Se il locale è vuoto non mancherà di sedersi insieme a voi per chiacchierare un pò.
Ah! Prima di entrare non lasciatevi influenzare dal ristorante affianco dove la fila sarà chilometrica...evidentemente, tutte quelle persone non sanno che, proprio davanti a loro, c'è un ristorante buonissimo e a basso costo.
Sazi e stanchi, facciamo il nostro rientro a casa!
GIORNO 5
Come di consueto, l'ultimo giorno è il più duro: sia per la stanchezza accumulata sia perchè lo dedichiamo a tutte le cose che non abbiamo ancora visto.
Baguette in spalla ...anzi, sotto le ascelle da veri parigini e via verso il Museo d'Orsey. Chiuso! Purtroppo è lunedì. Maledicendo la nostra dimenticanza, evitiamo di scoraggiarci e di dirigiamo verso Les Invalides dove la visita è stata bellissima. Entrata gratuita come al solito (grazie Francia!) e via dentro il Museo.
Qui, è presente una collezione immensa di corazze, armi e tutto ciò che appartiene al mondo della guerra dal medioevo fino alla seconda guerra mondiale. E, soprattutto, si può visitare la tomba di Napoleone.
Dopo la bellissima visita, visita veloce all'Opera: un gioiello architettonico in una città meravigliosa. Una perla magnifica che vive tra i palazzi parigini. Lascia a bocca aperta.
Solite e foto e via alla Madeleine che è imponente, massiccia, arrogante e bellissima (sia fuori che dentro). Dopo la Madeleine, riposo in Place Vendome. Anche questa magnifica. Ma ci dispiace che viene visitata non tanto per la sua importanza ma, più che altro, per i negozi superlusso presenti ad ogni lato di essa.
Solite e foto e via alla Madeleine che è imponente, massiccia, arrogante e bellissima (sia fuori che dentro). Dopo la Madeleine, riposo in Place Vendome. Anche questa magnifica. Ma ci dispiace che viene visitata non tanto per la sua importanza ma, più che altro, per i negozi superlusso presenti ad ogni lato di essa.
La piazza, inizialmente, era un quadrilatero con al centro una statua equestre di Luigi XIV. Nel 1792, la statua venne abbattuta a causa della rivoluzione e, successivamente, prese l'odierna forma ottagonale.
La gigantesca colonna che trovate oggi fu voluta da Napoleone per celebrare la vittoria di Austerlitz e (attenzione alle piccole chicche) è uguale alla Colonna Traiana di Roma ed è stata fatta interamente con i cannoni, successivamente fusi, sottratti ai nemici.
Dopo questa piccola parentesi storica, torniamo al nostro viaggio.
Ci riposiamo in una caffetteria e prendiamo la metro per La Defense. Una sorta di New York in miniatura che niente ha a che vedere con lo stile di Parigi. Le cose sono due: o vi piace o non vi piace. Non ci può essere una via di mezzo. Sinceramente, a noi è piaciuta perchè, pur non c'entrando nulla con lo stile di Parigi, sembra una città in un'altra città. E abbiamo apprezza l'idea.
In seguito, torniamo indietro per dare un ultimo saluto alla Torre Eiffel e ci dirigiamo verso Montparnasse per cenare. Viva le crepes! Abbondanti, surreali, con l'impossibile dentro. Siamo tornati a casa distrutti, con la pancia piena e i pantaloni sbottonati. Un orgasmo culinario.
Casa, valigie e letto...pronti per la partenza il giorno dopo e il rientro in patria.
Qui sotto, il video riassunto del nostro viaggio.
Un abbraccio.
Un abbraccio.
G&C