Berlino - Itinerario (4 giorni)

Ci siamo, Berlino è arrivato. Decidiamo di andarci a Natale.



Partenza il 23 mattina, direzione Roma Fiumicino. Compagnia di volo: EasyJet. Compagnia di viaggio (oltre a noi due): Rino, Teresa, Giulia.

Appena arrivati all'aeroporto, veniamo bloccati dalla gentilissima signorina EasyJet che ci comunica che i nostri bagagli non sono consoni, non possono essere considerati come bagagli a mano e dobbiamo imbarcarli. Inutili sono state le nostre giustificazioni riguardo all'altezza dei bagagli (che era giusta!).

Paghiamo 130€ di sangue e, in ritardo, riusciamo a prendere l'aereo.

Arriviamo a Berlino e prendiamo, immediatamente la Berlin Card!

Berlino è piena di neve. Il freddo è pungente. Verso le 21.00 giungiamo finalmente al nostro albergo "Hotel Gates Novum" (Knesebeckstraße 8-9, 10623 Berlin, Germania). Qui, un altro simpaticissimo e gentilissimo signore (quello senza capelli se vi trovate di passaggio), dopo avergli comunicato che avevamo una prenotazione e avergli dato tutti i dati, ci libera un secco "NO!" e inizia ad insultarci in inglese e tedesco con l'altro signor hall e con alcuni ospiti dell'albergo. Erano frasi del tipo: "questi italiani pensano di venire senza prenotazione", "la gente è proprio stupida", e sonore risate.

Mentre stavamo cercando la prenotazione in mezzo ai documenti di viaggio, il tizio esordisce con un "oh i'm sorry"...inutile dirvi che se avesse avuto i capelli se li sarebbe tirati ma, comunque, dopo che ha chiesto altre duemila volte scusa, ci ha spiegato che aveva visto sul registro sbagliato. Mah!

Ci da le nostre due camere e andiamo a darci una rinfrescata.

Vogliamo dirvi, però, che dopo questo incidente, tutto il soggiorno è stato magnifico. La pulizia era ottima e la gentilezza del personale era il massimo.

Finalmente andiamo a letto. Giornata No da cancellare.

GIORNO 1

Sveglia presto e colazione in una carinissima caffetteria berlinese. Decidiamo per una colazione salata.

Direzione Charlottenburg. Siccome abbiamo trovato chiuso, decidiamo di avventurarci qua e là per le strade di Berlino, con Rino perennemente attaccato alla cartina.

La meta è Alexanderplatz con i suoi mercatini pieni di leccornie tedesche. Piccoli spuntini a base di wurstel e, camminando camminando, arriviamo al Rotes Rathaus: il municipio rosso di Berlino. Imponente, alto e bellissimo.
Proseguiamo verso la Nikolaikirche in direzione Gendarmenmarkt con i mercatini più famosi di Berlino. Costo di entrata 1,00€.

Qui vorremmo soffermaci un attimo. In effetti sono i mercatini più famosi della città ma, personalmente, reputiamo molto ma molto più belli e affascinanti quelli di Potsdamer Platz.

Ennesima sosta cibo e gluten wine e ci incamminiamo verso Babel Platz. Da lì, dopo le foto di rito, tappa alla Hunboldt University (visita alla facoltà di legge!) per poi proseguire verso il Berliner Dom. Purtroppo, essendo la sera di Natale, la fila era infinita e, sinceramente, non ce la siamo sentiti di entrare.

Torniamo ad Alexanderplatz per una merenda (ancora!) da veri tedeschi con wurstel, stinco di maiale, kartoffelpuffer e gluten wine.

Ritorno in albergo per una sciacquata e poi dritti a festeggiare il Natale al Sophieneck (Große Hamburger Straße 37, 10115 Berlin, Germania). Un ristorante non frequentato da turisti e molto intimo. La cena è stata a base di kartoffel soup, come primo, e un'anatra arrosto con cavoli come secondo. Tutto molto buono e prezzi contenuti...non dimentichiamoci che era la vigilia di Natale. 

Soddisfatti e con la pancia piena, qualche minuto prima della mezzanotte, decidiamo di andare a festeggiare sotto il simbolo di Berlino: la Brandenburger Tor, la Porta di Brandeburgo. Con il suo altissimo albero di natale e tutta illuminata è uno spettacolo. Auguri, foto, regali (Cristina mi ha adottato un panda dal wwf) e si torna in albergo.

GIORNO 2

Il secondo giorno lo abbiamo dedicato a Potsdam, una trentina di chilometri da Berlino. Soprannominata la Versailles tedesca. Le due cose, però, non sono paragonabili. Potsdam è comunque bella ed è sicuramente piena di storia.

L'abbiamo girata tutta. Tutti gli edifici, tutti i giardini, tutta. Immaginate i nostri piedi e i nostri corpi a chiedere pietà. Oramai primo pomeriggio, decidiamo di tornare verso la metro ma, fermi tutti! E' un mercatino!

Wurstel, palline di non sappiamo cosa fritte, fragole di cioccolato, kartoffel e altro. Abbiamo deciso di tornare obesi in Italia ok?


Finito il nostro pranzo, e anche la nostra cena, abbandoniamo Potsdam per tornare a Berlino: abbiamo la visita prenotata al Reichstag, il Parlamento.

Qui, dopo aver fatto il giro gratuito, con tutta calma, all'interno della cupola del Parlamento e aver ascoltato l'audio guida (sempre gratuita), decidiamo di uscire e, visto che i nostri corpi non reggono più, muoverci con il pullman turistico (n°100). Vediamo tutto quello che c'è da vedere a Berlino e scendiamo, alla fine, a Breitscheidplatz, piazza nel quartiere di Charlottenburg. Altri mercatini. Altre foto. Ma ci riposiamo un pò.

Non contenti,  ci dirigiamo, oramai distrutti, a Potsdamer Platz. Personalmente, la piazza più bella di Berlino. I mercatini erano fantastici, le luci le decorazioni, il Sony Center...tutto indescrivibile. Bellissimo. Ci si sballa tanto dalle luci e i turisti, compresi noi, sembrano tanti pinguini con gli occhi sgranati e la bocca semi aperta.

Dopo aver girato tutta Potsdamer Platz e il relativo Sony Center, ci dirigiamo verso il nostro hotel a luci rosse...sì, perchè in bagno c'era davvero la luce rossa!

GIORNO 3

Cotti dal sonno e ancora con dolori articolari, la destinazione di oggi è Orianenburg: il campo di concentramento di Sachsenhausen, a 40 chilometri da Berlino.

Ci soffermiamo poco su questo campo di concentramento. Si rimane toccati nell'animo però. E, sicuramente, bisogna visitarlo affinchè nessuno dimentichi cosa è successo qualche decennio fa.

Finito il giro nel passato, torniamo a Berlino con destinazione Unter den Linden (il viale, appunto, dove si passeggia sotto i tigli) dove facciamo una lunga camminata rilassante. Arriviamo fino.
Friedrichstraße e al relativo Checkpoint charlie.

Berlino è piena di storia recente. Potremmo definirla come una città museo. Un museo del '900. 

Le metro, ormai, sono il nostro luogo di culto e ci dirigiamo verso la East Side Gallery e la zona del muro. Ancora storia, ancora foto...e freddo stasera, davvero tanto.

Arrivati nuovamente all'apice della sopportazione, ma non contenti di rientrare in albergo, optiamo per un giro turistico in bus (n°200) nella zona di Zoologischer Garten per poi, come siamo soliti, effettuare una pausa ai nostri amatissimi mercatini di Natale. Dovevamo prendere i regali.

Passeggiata ad Alexanderplatz, ultimo wurstel e ultimo gluten wine e dritti in albergo.

GIORNO 4

La nostra ultima giornata a Berlino si apre con il Pergamonmuseum. Un museo da vedere assolutamente. Sicuramente diverso da tutti quelli che avete visto fino ad ora.

Finito con il Pergamon, ci dirigiamo verso la Sinagoga. Purtroppo era chiusa e non siamo potuti entrare. Foto dall'esterno e direzione Porta di Brandeburgo per le foto "di giorno".

Visitiamo il Memoriale dell'Olocausto (Denkmal fur die ermordeten Juden Europas) e rientriamo in albergo per riprendere i bagagli.

Fortunatamente, al ritorno, fila tutto liscio con EasyJet ma vogliamo toglierci una curiosità: ebbene, prendiamo il metro e misuriamo il "contenitore" dove si mette il bagaglio. Brutta scoperta. Lo spazio utile del contenitore sono 55 centimentri. Non 56 come richiesto. Ecco perchè, stranamente, la nostra valigia non entrava!

Con l'anima in pace, rientriamo in Italia con una idea in mente: "Appena rientriamo compriamo dei bagagli mini!".

Di seguito il video!

G&C